E' morto Giambattista Scidà, magistrato, uomo d'altri tempi, intellettuale, amico dei giovani e palazzolese di adozione. Qui inizia la sua carriera come pretore e, anche dopo molti anni, quando aveva già servito egregiamente lo Stato nella Catania dei cavalieri, da Palazzolo non si è mai distaccato, tanto da sentirsene affettuosamente cittadino e da conoscerne a fondo la storia.
Non dimenticherò mai la sua amicizia, il suo porsi alla pari con tutti, la sua immensa cultura e una sua frase, rivolta ai giovani:
“Già a contatto con l’ultimo limite che la legge assegna alla vita di lavoro dei magistrati, esprimo una certezza e formulo un augurio. I giovani che vengono ad indossare la toga sapranno esercitare la virtù, essenziale pel magistrato, del saper dire di no: del saperlo dire agli altri, e prima che agli altri a se stesso. Auguro loro il privilegio di sapere avvertire, in ogni circostanza, com’è supremamente bello il battersi per una causa difficile o disperata ma che la coscienza certifica giusta. Questo privilegio, io l’ho avuto.”
(pronunciata in occasione dell'inaugurazione anno giudiziario 2002)
il suo blog
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